Il Cardinale Carlo Maria Martini, Giorgio Bocca, Carlo Colla, Stella Vecchio. Sono solo alcuni dei 19 nomi che da oggi sono iscritti nel Pantheon della città.
Si è tenuta questa mattina la cerimonia pubblica, al Famedio del Cimitero Monumentale, alla presenza del Sindaco Giuliano Pisapia, del Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo e dell’assessore ai Servizi civici Daniela Benelli.
“I nomi del Famedio raccontano Milano, le sue virtù, la grandezza della sua storia e anche del suo presente. In questi nomi noi riconosciamo il meglio di ciò che siamo stati e anche di ciò che siamo oggi. (…) Le loro vite hanno contribuito a scrivere la nostra Storia, quella della Città e dell’intero Paese: donne e uomini che hanno reso onore a Milano in Italia e nel Mondo esprimendone la dimensione plurale ed insieme unitaria nei diversi ambiti di eccellenza (…) Noi, testimoni del valore di questi nostri concittadini illustri, abbiamo il dovere di consegnare la loro memoria alle nuove generazioni e di valorizzarne l’esempio. Con questo gesto non solo celebriamo il loro ricordo, ma indichiamo una direzione alla Città: quella dell’impegno, della generosità e di una laboriosità orientata al bene comune secondo il migliore spirito ambrosiano.
[Il Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo ed il Sindaco Giuliano Pisapia].
"Carlo III Colla ha fatto sognare per anni grandi e piccini, portando la grande arte delle marionette anche fuori dei confini nazionali, come testimonia l’ultima tournée all’estero, alla quale aveva preso parte a Mosca. Colla da sempre seguiva molto attivamente la vita della sua compagnia, per la quale era responsabile degli allestimenti tecnici. La sua attività, insieme a quella degli altri eredi, ha caratterizzato lo scenario culturale milanese ed italiano, recuperando, negli anni ’60, il materiale teatrale che ha permesso il ritorno sulla scena della loro produzione artistica. Carlo III Colla, soprannominato “il re delle marionette”, insieme al cugino Eugenio Monti, era l’erede indiscusso della grande dinastia di marionettisti. La storica Compagnia Marionettistica Carlo Colla vanta 300 anni di attività: dopo diversi anni di attività itinerante si era stabilita al Teatro Gerolamo di Milano, operando per più di 50 anni. Poi, dopo un periodo di inattività, la compagnia riprende vita nel 1966, riproponendo spettacoli nuovi e del vecchio repertorio. Viene anche insignita dal Comune di Milano della Medaglia d’Oro di Civica Benemerenza il 7 dicembre 1996. Carlo III Colla, il re di marionette e fili dal tocco unico, è morto il 25 ottobre 2011, dopo un breve ricovero al Fatebenefratelli, all’età di 76 anni. Dalla metà degli anni Sessanta era stato ospite fisso del Festival Dei Due Mondi, grazie all’amore che il Maestro Gian Carlo Menotti nutriva per le sue marionette, in grado di incantarlo al pari dei tantissimi bambini che ogni anno, a Spoleto, assistevano agli spettacoli. Dalle sue dita scaturivano proposte d’arte che lo collocavano all’altezza dei massimi nel mondo. Si racconta che quando c’era una marionetta particolarmente difficile la affidavano a lui e la sua mano si riconosceva anche dalla platea: lo vedevi dall’espressione della matrigna di Cenerentola o dal don Rodrigo dei Promessi Sposi. Grazie alla sua arte, infatti, Carlo Colla riusciva ad offrire, a quanti venivano ad assistere ai suoi spettacoli di marionette, la possibilità di ritornare bambini e di guardare ancora il mondo con incanto e stupore. Con le sue storie mirabolanti ci si sentiva, di volta in volta, esploratori in mongolfiera, principi orientali sul dorso di animali esotici e navigatori transoceanici.
Milano, Cimitero Monumentale, 2 novembre 2012